Teatro

La famiglia Gazzolo e il passione per il teatro

Nando Gazzolo
Nando Gazzolo

Alla memoria viene subito Nando Gazzolo, attore di teatro, cinema e televisione oltre che doppiatore di cinema, personaggio noto nello scorso secolo ma che ha mantenuto notorietà e successo anche con lavori recenti.

Mi ricordo un carosello televisivo degli anni ’70 : un uomo con una voce calma , timbro suadente , che sorseggia un Amaretto di Saronno……. Inizia così il suggerimento per Ti ricordi di ….. di un nostro lettore.

Alla memoria viene subito Nando Gazzolo, attore di teatro, cinema e televisione oltre che doppiatore di cinema , personaggio molto noto nello scorso secolo ma che ha mantenuto notorietà e successo anche con lavori recenti; infatti nel 2000 ha partecipato alla serie Valeria medico legale, trasmessa da Canale 5, con Claudia Koll come protagonista e nel 2001 ha lavorato nel film Mari del Sud regia di Marcello Cesena.

Scorrendo bibliografie di questo attore nato nel 1928 si legge che debuttò a vent'anni nel teatro di prosa lavorando fino al 1955 con varie compagnie, dopo, nel 1961,debuttò nel cinema con il film storico Costantino il grande e lavorò nel doppiaggio di centinaia di film prestando la sua voce ad attori prestigiosi. Sono anche gli anni nei quali la RAI offre grandi opportunità agli attori in televisione ed in radio, infatti Nando Gazzolo è interprete di numerosi sceneggiati quali La Cittadella tratto da Cronin, Capitan Fracassa, La sciarpa, celebre giallo di Francis Durbridge, Oblomov e La fiera delle vanità; quindi nel 1968 interpretò Sherlock Holmes (con Gianni Bonagura nel ruolo di Watson) in una fortunatissima serie, nel 1971 recitò ne I Buddenbrook tratto dall'omonimo lavoro di Thomas Mann e fu la voce narrante nella celebre versione televisiva di Bolchi de Il mulino del Po. 

Ma osservando note bibliografiche più intime della sua vita viene spontaneo ricavare un interessante albero genealogico che parte esattamente dal 1900 con la nascita di suo padre Lauro Gazzolo per arrivare a Matteo Gazzolo, suo figlio, tutti attori, compreso Virginio Gazzolo suo fratello. Una bella conferma della ereditarietà del gene teatrale trasmessosi con forza e determinazione di generazione in generazione nella famiglia Gazzolo, alimentando l’intero ‘900 di successi e sperando che la tradizione continui ben oltre nel tempo. Il capostipite Ilario Gazzolo, detto Lauro (Nervi, 15 ottobre 1900 – Roma, 2 ottobre 1970) è stato un attore e doppiatore italiano. Debuttò prima nel teatro dialettale genovese , lavorò quindi in molte compagnie nazionali ed esordì nel cinema nel 1938 con Il documento, film girato da Mario Camerini Il suo volto spigoloso, il naso pronunciato e la voce gracchiante ne fanno una figura immediatamente riconoscibile, che verrà utilizzata da molti registi in un cliché di personaggio invadente, saccente e curioso, che si ripete in svariate pellicole dal drammatico alla commedia brillante, dal sentimentale al film in costume per cui ha modo di lavorare nel cinema fino agli anni ’60. 

Tra i ruoli da lui interpretati sono da ricordare quello del Trinca in La cena delle beffe (1941) e quello del controllore pignolo in Quattro passi fra le nuvole (1942), entrambi diretti da Alessandro Blasetti, e quello dell'incisore della Zecca che, in punto di morte, rivela a Totò un interessante segreto in La banda degli onesti (1956, Camillo Mastrocinque). Contemporaneamente si dedicò al doppiaggio come componente della C.D.C. (Cooperativa Doppiatori Cinematografici), inoltre, nel corso della sua lunga carriera, Lauro Gazzolo ha lavorato anche in televisione prendendo parte ad alcuni sceneggiati, tra cui ricordiamo Il caso Mauritius (1961), diretto da Anton Giulio Majano. 

Ha avuto due figli da due differenti mogli, Nando e Virginio. Quest’ultimo, nato a Roma nel 1936, debuttò in teatro nel 1960 dedicandosi a lavori d'avanguardia, anticonvenzionali e autori quali Beckett, Ionesco, Arrabal e Pinter, contemporaneamente lavorò in piccoli ruoli cinematografici (da ricordare Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci) e raccolse l'eredità di suo padre doppiando numerosi film in parti da caratterista. Matteo Gazzolo , figlio di Nando , nato a Roma nel 1962 è attore, narratore e interprete di poesia, insegnante di teatro. Debutta in teatro nel 1976, all’età di 15 anni,dal 1980 al 1992 lavora in televisione (RAI) e nel cinema , negli ultimi dieci anni si è dedicato molto intensamente alla didattica delle tecniche dell’attore. A questo punto non mi resta che lanciare un appello: se qualcuno conosce altri appartenenti alla famiglia Gazzolo che si dedicano al teatro me lo facciano sapere, un record artistico potrebbe essere dietro l’angolo!